Dopo appena un anno dalla firma, la Ciclat, la società che gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti a Macomer, appare vicina alla clamorosa risoluzione del contratto.

Inadempiente su molti aspetti, la società viene messa sotto tiro in particolare dalla minoranza, che in consiglio comunale ha presentato un dettagliato dossier sulle inadempienze. Il giudizio è però unanime tra tutti i consiglieri.

La stessa amministrazione ha dovuto fare sanzioni per 30 mila euro.

“La Ciclat deve migliorare la sua performance - dice il sindaco Antonio Succu - noi badiamo ai risultati che non sono soddisfacenti”.

Risoluzione del contratto? Il sindaco non lo esclude, se non vengono raggiunti gli obiettivi fissati nel capitolato d'appalto.

Di fatto la cittadina appare sporca e nel degrado. Tra le erbacce del centro abitato sono comparse anche le zecche.

Prima della riunione del consiglio, l'opposizione ha denunciato una situazione non più sostenibile: “La società che ha in appalto la pulizia della cittadina non rispetta il contratto. La città è sporca e i servizi, pagati con pesanti tributi dai cittadini, non vengono svolti”.

In questo contesto anche la raccolta differenziata segna il passo.

“Sulla raccolta differenziata si doveva raggiungere quota 75 per cento entro il sette luglio, pena la risoluzione del contratto - affermano i cinque consiglieri di minoranza - invece siamo fermi sotto il 65 per cento. E non c'è prospettiva di miglioramento”.

Le strade sono sporche e le inadempienze, capitolato d'appalto alla mano, sarebbero certificate. “Di fatto - è stato detto - paghiamo un servizio che non abbiamo”. La risoluzione del contratto appare quindi imminente.
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