Nuova raffica di arresti, in Turchia, nell'ambito delle indagini sull'attentato all'aeroporto di Istanbul, avvenuto martedì scorso, in cui hanno perso la vita oltre 40 persone.

Undici cittadini stranieri sono finiti in manette, nel distretto di Basaksehir, in quanto sospettati di essere legati a una cellula dell'Isis con base a Istanbul e di essere coinvolti nell'attentato.

È il secondo blitz in due giorni.

Intanto arrivano nuove indiscrezioni sull'identità dei tre kamikaze.

Secondo le prime informazioni si tratterebbe di tre uomini con passaporto di Russia, Uzbekistan e Kirghizistan.

Le autorità kirghize hanno però smentito, confermando invece l'origine russa di Rakim Bulgarov e Vadim Osmanov, due dei tre terroristi.

Origine confermata anche dalla magistratura turca.

Sotto la lente, dunque, restano le cellule islamiste dislocate nel Caucaso.

Per il quotidiano turco Yeni Safak, la "mente" dell'attacco sarebbe infatti il super-ricercato Akhmed Chatayev, jihadista ceceno e leader della cellula caucasica dell'Isis.

Chatayev avrebbe anche organizzato l'attentato del 12 gennaio a Sultanahmet il quartiere turistico di Istanbul, e quello del 19 marzo sull'altrettanto affollata via Istiklal, sempre nella città sul Bosforo.
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