È stato fermato dalla polizia Giuseppe Pellicanò, pubblicitario 51enne sospettato di aver architettato l'esplosione della palazzina di via Brioschi, a Milano, nella quale il 12 giugno scorso sono morte tre persone: la moglie Micaela Masella e due giovani marchigiani, Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa, inquilini della casa accanto.

Le due figlie di Pellicanò e Masella, 7 e 11 anni, hanno invece riportato ustioni.

Dopo lo scoppio anche l'uomo era stato ricoverato in ospedale, a Niguarda.

Qui era stato raggiunto da un avviso di garanzia per strage.

Secondo le prime ipotesi, infatti, avrebbe in qualche modo manomesso le tubature, causando una fuga di gas.

Ora la Procura ha disposto nei suoi confronti il fermo di polizia.

Gli agenti lo hanno prelevato dall'ospedale per condurlo al carcere di San Vittore.

Quanto al movente, si pensa che il 51enne abbia messo in atto il piano perché depresso e desideroso di "punire" la moglie che aveva intenzione di lasciarlo.
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