L'importanza di fornire quell'assistenza e quelle cure fondamentali per aiutare a vivere con dignità la malattia.

Di questo e di cure domiciliari ai malati di Sla si è parlato lo scorso fine settimana a Tortolì all'ottavo raduno nazionale del comitato Slaleoni associazione costituita a Roma nel 2010 che riunisce al suo interno oltre a familiari e amici centinaia di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica.

Nell'incontro organizzato dai referenti ogliastrini dell'associazione Gabriele Lai, Michele Riontino e Antonello Doneddu tenutosi sabato e domenica scorsa nella sala conferenze dell'Hotel la Bitta oltre a fare il punto sui percorsi di cura assistenziale, sulle aspettative della ricerca, importante sono state le testimonianze di chi vive in prima persona l'esperienza della malattia che con quasi 100 nuovi casi registrati in Italia ogni anno continua ad avere un gravissimo impatto sulla qualità del paziente e della sua famiglia.

Proprio per questo motivo risulta fondamentale il progetto "Ritornare a casa" documento redatto nel 2006 dalla Regione Sardegna che per favorisce il rientro in famiglia di persone inserite in strutture a carattere sociale e sanitario, promuovendone la permanenza nel proprio domicilio.

Un aiuto concreto rivolto a soggetti con gravissima disabilità come in questo caso i malati di Sla che proprio all'interno di un ambiente familiare possono riuscire a trovare quella serenità per affrontare con dignità la malattia.
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