Almeno 150 combattenti dello Stato Islamico - 250 secondo altre fonti - sono stati uccisi nella notte durante un raid Usa in Iraq.

Si trovavano in un convoglio che si muoveva fuori da Falluja.

Nei raid sono stati distrutti anche 40 veicoli.

Si tratta del più importante attacco mai scagliato contro i miliziani del califfato.

I raird sono considerati una prima risposta agli attacchi kamikaze di Istanbul.

Secondo la Bbc un gran numero di miliziani si erano radunati nell'area di al-Ruwaila con il piano di attraversare il deserto fino alla cittadina di al-Qaim, nella provincia di Anbar, al confine siriano. Al-Qaim è ancora saldamente in mano al califfato.

"Uccidiamo un leader dell'Isis ogni tre giorni", ha detto l'inviato speciale americano per la lotta allo Stato Islamico Brett McGurk nel corso di un'intervista alla Npr; da una parte ha rivendicato il bilancio positivo delle attività in Siria e in Iraq e ha sottolineato come l'attentato compiuto all'aeroporto di Istanbul confermi quanto ancora sia pericolosa nel mondo l'azione dei terroristi.

"Stanno reclutando jihadisti, indottrinando terroristi in tutto il mondo - ha concluso McGurk - ed è

importante tenere a mente che non abbiamo mai visto una cosa del genere".
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