Entra in vigore domani, primo luglio, a pieno regime, la firma digitale, che renderà possibile gestire in modo telematico scambi online di beni, merci e servizi.

L'innovazione, nata dal regolamento europeo eIDAS (electronic IDentification and Authentication Services) del 2014, permette di trasformare la sigla di ciascun cittadino "in bit", in un modo riconosciuto da tutti i Paesi europei; grazie alla firma digitale si potrà sottoscrivere un documento informatico, verificare l'identità del firmatario, la provenienza del documento e garantire che le informazioni in esso contenuto non siano state modificate.

Possono richiederla tutte le persone fisiche attraverso certificatori accreditati (elencati in una tabella dell'Agenzia per l'Italia digitale) e si può ottenere attraverso diversi "strumenti": la smart card (la più diffusa, simile a una carta di credito che permette di firmare attraverso un apposito lettore collegato al pc); la Business Key (una chiavetta usb); la firma remota (basata su una app o sul web e si può usare anche da smartphone). I prezzi: da 20 euro circa a 100.

La Regione Sardegna, inoltre, consente l'attivazione della Firma digitale attraverso l'utilizzo della tessera sanitaria.
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