"È un atto violentissimo", dice con tono triste il fotografo Gianluca Vassallo. "Bruciare in strada quelle fotografie di baci omosessuali é un atto simbolico di pochi che non intacca, però, il coraggio di una piccola comunità", quella di Plamas Arborea, "che si é esposta con grande coraggio per i diritti civili".

Nel piccolo paese dell'Oristanese, neppure 1500 anime, dura appena 24 ore "Shoot me!: colpiscimi, uccidimi, sparami, fotografami", l'installazione artistica di Guerrilla art (firmata dal fotografo sardo Gianluca Vassallo) che ritrae 24 coppie gay che si baciano e lo sguardo di una madre.

Il mosaico in bianco e nero composto da ritratti di coppie della comunità Lgtb, creato da Vassallo per tessere il filo della memoria dopo la strage compiuta 20 giorni fa nel locale frequentato da omosessuali a Orlando, in Florida, (dove sono morte 24 coppie omosessuali è una mamma), era apparso sabato pomeriggio nella via principale del paese dell'Oristanese. "Una testimonianza coraggiosa della libertà di amare di una piccola comunità", dice ancora Vassallo.

Poi, ieri, nel tardo pomeriggio, qualcuno ha deciso di strappare le foto e bruciarle in strada. "Tutto questo è la risposta ai morti di Orlando", dice, "quando quelle immagini arrivano sul muro diventano di nuovo simbolo di morte".

Uno accanto all'altro, nelle intenzioni dell'autore, i baci invece "disegnano un percorso d'amore che sfida la morte".

Obiettivo dell'installazione artistica era quello di innescare una reazione a catena per dare ancora più forza a un messaggio di pace e speranza.

È così, in effetti, stava accadendo: dopo Roma, Milano, Firenze, "Shoot me" è arrivato anche in Sardegna.

Sabato pomeriggio, le fotografie hanno "sfilato" in testa al corteo del Sardegna Pride, a Cagliari, e "molte altre comunità della Sardegna, come Neoneli, Nuoro, Sassari, Gavoi, hanno già manifestato l'intenzione di replicare l'azione di Guerrilla Art", spiega Vassallo.

Oggi resta l'amarezza per l'atto di Palmas Arborea. "Ma anche il grande coraggio di questa piccola comunità".
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