Anche a Iglesias l'inferno provocato dalla processionaria, la Lymantria dispar, che in poco tempo ha distrutto 10 mila ettari di sugherete fra Bellicai e le Quattro stagioni, dove si trova una delle più estese e pregiate foreste di querce della Sardegna.

«Si tratta di un immenso patrimonio ambientale, ma è incomprensibile», per Sandro Floris e Beppe Vella della Coldiretti Sulcis, «che la Giunta Pigliaru non abbia destinato risorse per preservare le piante di questa zona. Il danno - commentano - è incommensurabile. Sia dal punto di vista paesaggistico che fisiologico per l'enorme stress dovuto al forzato ricaccio vegetativo che subisce la quercia».

A farne le spese anche l'economia che ruota attorno alla raccolta del sughero:

«Viene bloccata, come è accaduto quest'anno, quando la pianta risulta gravemente danneggiata dal bruco». Persi - secondo Coldiretti - «4 mila quintali di prodotto» che avrebbero dato lavoro a circa 200 operai stagionali. I danni ambientali provocati dal terribile lepidottero - che causa la perdita della produzione di sughero e divora le nervature delle foglie - non si calcolano.

«Per salvare le sugherete del Sulcis - spiegano - andava programmato un trattamento fitosanitario che non è stato fatto. Le poche risorse destinate dalla Regione, ossia 600 mila euro, sono state dirottate altrove». La conferma arriva anche dall'Ispettorato del Corpo Forestale di Iglesias che monitora le foreste del distretto. «L'anno prossimo?», avvisa Sandro Floris: «Sarà anche peggio». Questa mattina, mentre i maschi sfarfallavano, le femmine deponevano le uova, dalle 300 alle 500 ciascuna.
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