Dopo i 737 migranti arrivati domenica, oggi a Cagliari ha attraccato la nave spagnola Rio Segura con altre 616 persone provenienti da Nigeria (172), Sudan (108), Mali (88), Ghana (69) .

Sono 434 uomini, 74 donne e 111 minori, non si sa quanti non accompagnati. A scendere per primi sono stati i malati, i feriti, i bambini e le donne di cui cinque incinte.

Segnalati circa 90 casi sospetti di scabbia che la Asl sta valutando.

Nel momento in cui la macchina dell'accoglienza viene messa sotto pressione come mai prima d'ora, viene fuori un limite che tocca una delle categorie più deboli: i minorenni.

Soprattutto quelli che arrivano senza genitori, per i quali la legge prevede l'ospitalità in centri dedicati. Purtroppo la legge dell'ottobre 2015 è applicata solo in parte. In cifre: dei trecentocinquanta giovanissimi, solo quaranta sono ospitati nei centri dedicati. Intanto la Prefettura lancia l'allarme: i posti sono finiti, servono nuove strutture.

La Rio Segura, con due migranti soccorsi con un elicottero per motivi di salute era destinata a sbarcare a Porto Torres, la nave è stata dirottata nel porto del capoluogo sardo.

Il motivo del cambio di destinazione è legato alla situazione di emergenza sanitaria e alla mancanza di acqua, viveri e luce.

Sulla nave dell’operazione Frontex che ha effettuato una serie di salvataggi nelle acque del Mediterraneo, infatti, ci sarebbero circa 100 casi di scabbia.

Dopo i controlli, identificazione e visite mediche è previsto il loro trasferimento nelle strutture dell’Isola. In prima linea, come sempre, Guardia costiera, Croce rossa italiana e forze dell'ordine, oltre ai numerosi volontari.

Intanto si sono concluse solo nella mezzanotte di ieri, al porto canale cagliaritano, le operazioni di identificazione e le visite mediche dei migranti arrivati domenica a bordo della nave norvegese Siem Pilot.
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