Nuovo drammatico stop per la vertenza Meridiana, il governo ha infatti comunicato a Qatar Airways che non vi è alcun accordo sul nuovo contratto di lavoro della compagnia sarda.

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda aveva chiesto ai sindacati una risposta entro le 18 di oggi e, sino a questo momento, dalle sigle più importanti, a partire dai confederali, sono arrivate solo pesanti bordate contro la compagnia di Doha.

In particolare, la segreteria nazionale della Filt Cgil, parla apertamente di ricatto e di un inaccettabile prendere o lasciare.

I sindacalisti, dunque, hanno detto no al nuovo contratto (condizione ineludibile per la partnership, ha avvertito Qatar Airways) che introduce un consistente taglio dei salari, e, dicono i sindacati, "dosi massicce di precarizzazione".

Inoltre, i confederali bocciano anche il blocco per cinque anni dei contenuti dell’accordo.

A questo punto, non sembra avere più senso il viaggio del presidente di Meridiana, Marco Rigotti a Doha.

La trattativa per la partnership, a meno di colpi di scena delle prossime ore, non esiste più. Doha aveva chiesto di avere il contratto domani mattina, già firmato da tutte le parti.

Va detto anche che la sigla Usb, il sindacato maggiormente rappresentativo per la categoria degli assistenti di volo, non ha neanche siglato la proroga (sino alla mezzanotte di domenica) della procedura di mobilità.

La rottura con l’azienda è totale.

A questo punto, la vertenza Meridiana è entrata in una fase ad altissimo rischio.

La trattativa non esiste più, almeno in questo momento, e Qatar Airways ritiene nociva la sovraesposizione in una vicenda che si trascina da mesi senza risultati apprezzabili.
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