E' stata una ispezione dei carabinieri del Noe a scoprire un deposito di rifiuti cimiteriali, stoccati in 19 sacchi di plastica, da un metro cubo ciascuno, in un magazzino del Comune, posto in un edificio diroccato dell'ex Alas, in via Sulis, di proprietà del comune.

Si tratta di residui provenienti da estumulazioni di decine di salme, con resti di abbigliamento, di bare e quanto altro, (non c'è certezza anche su possibili resti umani).

Al comune i Noe hanno comunque applicato una sanzione di 6500 euro, in alternativa all’arresto da tre mesi ad un anno, con l’obbligo però di eliminare entro 5 giorni l’area abusiva di stoccaggio e di smaltire correttamente i rifiuti.

I rifiuti sono stati gia smaltiti dalla Ciclat.

Il comune ha provveduto a liquidare la sanzione e a espletare gli

atti per addebitare la sanzione alla Ciclat per il ritardo nello smaltimento degli stessi rifiuti.

La Ciclat però avrebbe rigettato ogni responsabilità in merito, richiamando le norme del capitolato speciale d’appalto sullo smaltimento dei residui da estumulazione, in base alle quali tali prestazioni devono essere esplicitamente richieste di volta in volta da Comune e remunerate a parte.
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