Cinque stelle, 709 posti letto, 3 ristoranti, un centro benessere, 2 piscine, impianti sportivi, 3 bar, impianti ludici e un porto turistico.

E’ bufera sul progetto dell’albergo diffuso extra lusso da realizzare nel borgo di Cala d’Oliva. Il tanto discusso “Progetto Asinara” redatto da Giuseppe Marceddu, imprenditore incaricato dal circolo Pd di studiare un piano per lo sviluppo turistico dell’isola non piace a molti, ecologisti e non, ma neppure ad alcuni esponenti del Pd, mentre dal Parco ancora silenzio.

Un complesso alberghiero che dovrebbe insediarsi su 17 ettari a Cala d’Oliva, con affidamento a un soggetto privato previo bando pubblico internazionale, 56 milioni di euro di investimenti e 560 posti di lavoro. «Una privatizzazione speculativa folle di un gioiello naturalistico del Mediterraneo», sostiene il Gruppo di intervento giuridico.

«Attacchi pretestuosi», replica Marceddu «non conoscono il progetto e cosa ancor più grave ignorano le norme del Piano del Parco e la legge quadro sulle aree protette».

L'intervento prevede il recupero del borgo di Cala d'Oliva «per restituirlo alla vita dopo decenni d'abbandono, - aggiunge - tutto nel rispetto della normativa». Per il resto sarà necessaria una variante al Piano «sempre in ottemperanza a quanto prevede la legge quadro e utilizzando solo le volumetrie esistenti». Esclude inoltre ogni speculazione finanziaria o edilizia.

«Il patrimonio immobiliare rimarrà di proprietà della Regione che - sottolinea - se lo rivedrà restituito dopo 30 anni con un valore 20 volte quello attuale».
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