Sequestro non convalidato per il Phi Beach di Baia Sardinia. Il provvedimento adottato dalla Procura sulla base di un’attività dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio artistico, non ha superato l’esame del Gip di Tempio, Elisabetta Carta.

Il pm contestava la violazione di una serie di norme, in particolare quelle previste dal vincolo monumentale sul Forte Cappellini.

Il Phi Beach, uno dei circoli più noti della Costa Smeralda, è ricavato all’interno del compendio militare.

In effetti, alcune opere non risultano compatibili con le caratteristiche del Forte, sottoposto al monitoraggio della Soprintendenza.

Ma il giudice ha rilevato che per gli immobili realizzati ci sono i permessi e le autorizzazioni.

Inoltre, il privè e la pizzeria sono stati realizzati prima del 1990 e l’uso illecito del bene, che comunque sembra essere un fatto certo, non può essere attribuito all’attuale titolare del club, Luciano Guidi.

Si tratta di una situazione che va avanti ormai da decenni.

Il legale di Guidi, Gian Comita Ragnedda, ha dichiarato: "La decisione del Tribunale riconosce la correttezza degli interventi. Proseguirà, comunque, un dialogo costruttivo con la Procura della Repubblica, così come con le autorità preposte alla tutela del Forte Cappellini, nell’ottica di preservare e valorizzare il bene storico".

Sabato nonostante il sequestro in 5 mila avevano partecipato all'inaugurazione del locale.
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