"L'occupazione ha tenuto nei primi mesi dell'anno, ma in generale la disoccupazione rimane troppo alta. Nonostante il tasso di quella giovanile sia sceso per la prima volta dal 2007 di oltre due punti percentuali".

A lanciare l'allarme è il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle sue Considerazioni finali, la relazione annuale sullo stato dell'economia del nostro Paese.

RIPRESA ANCORA DA CONSOLIDARE - Questo, aggiunge Visco, nel quadro di una ripresa economica "ancora da consolidare", dal momento che il ritorno ai livelli pre-crisi non avverrà in tempi brevi. Ma, dice, "si deve e si può, fare di più".

L'Italia sta uscendo "lentamente e con esitazione da un lungo periodo di crisi, non solo finanziaria ed economica e le valutazioni sul potenziale di crescita della nostra economia sono deludenti".

DISOCCUPAZIONE - "Il suo progressivo riassorbimento - dice ancora il governatore di Bankitalia - è essenziale per offrire adeguate condizioni di vita ai cittadini ed è necessario anche per riportare l'inflazione su valori in linea con la stabilità dei prezzi".

PRIVATIZZAZIONI - Uno stretto controllo dei conti pubblici e la realizzazione del programma di privatizzazioni possono invece consentire di avvicinare il più possibile il rapporto tra debito e prodotto a quanto programmato e garantirne una riduzione significativa nel 2017.

BANCHE - È necessario per molti istituti di credito "agire sui costi, inclusi quelli per il personale, agendo su qualità e quantità degli organici".

Visco poi avvisa: "Il modello di attività, basato su una diffusa presenza territoriale, va ancora adeguato, proseguendo nella riduzione degli sportelli".
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