Hanno scritto al capo dell'amministrazione penitenziaria, Santi Consolo, i vertici nazionali e regionali dell'Uspp, sindacato della Polizia penitenziaria, per chiedere una verifica su quanto avvenuto di recente nel carcere di Bancali.

Il segretario regionale della sigla, Alessandro Cara, ha segnalato due episodi che riguardano sindacalisti Uspp, si tratta di assistenti capo, un uomo e una donna, in servizio nel penitenziario sassarese.

Stando alla nota formale mandata al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, Maurizio Veneziano, i sindacalisti sono destinatari di provvedimenti "anomali" e "strampalati" che, però, vengono letti come segnali ostili indirizzati alla sigla Uspp. A un assistente capo è stato vietato, nonostante fosse al lavoro, di accedere a un settore del carcere, dove avrebbe dovuto compiere delle attività, nell'ambito del servizio.

L'uomo è stato colto da un malore. La collega, sostiene il sindacato Uspp, ha avuto invece incarichi non consoni alla sua qualifica e anzianità di servizio.

Il sindacato lamenta che l'assistente capo sia stata mandata nella sezione maschile del carcere per notificare atti ai detenuti.

"La nostra sigla - dice Alessandro Cara - ha posto una serie di questioni molto serie e gravi nei penitenziari di Sassari e Tempio. La sensazione è che si cerchi di limitare e contenere l'azione sindacale di Uspp".
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