Erano appena passate le 8,30 di una fredda giornata autunnale, quando all'interno della galleria Pietro, nella miniera di Su Zurfuru a pochi chilometri dall'abitato di Fluminimaggiore, una grande massa di argilla si staccò dalla volta, travolgendo i minatori che avanzavano con i lavori di estrazione di quella dura roccia di origine sedimentaria, ricchissima di ossidi di piombo e zinco. Sepolti sotto il fango morirono Raimondo Frau e Antioco Congia, entrambi giovanissimi operai del paese minerario.

Accadde il 23 novembre 1926. E a distanza di quasi novant'anni, quella tragedia è stata commemorata nei giorni scorsi, in occasione dell'ottava Giornata nazionale delle miniere, grazie all'iniziativa dell'associazione culturale Su Zurfuru Mine.

La cerimonia è iniziata con la benedizione della lapide in ricordo dei due minatori, che è stata affissa nell'ingresso della galleria Pietro, da parte del parroco di Fluminimaggiore don Vittorio Scibilia. Poi è proseguita con gli interventi degli anziani minatori del paese, che a Su Zurfuru hanno passato gran parte della loro vita lavorativa.

La cerimonia, alla quale erano presenti il sindaco Ferdinando Pellegrini, il commissario del Parco Geominerario Francesco Mascia, il segretario della Camera del lavoro della Cgil Roberto Puddu e tantissime personalità del mondo sindacale, ha preceduto l'inaugurazione della mostra temporanea storica - mineraria "Vita nel Buio", allestita nei locali della vecchia laveria di Su Zurfuru, recentemente restaurati dall'amministrazione comunale e adibiti a museo.

"Nel portare avanti il nostro progetto di valorizzazione del sito minerario", ha detto Salvatore Corriga, dell'associazione Su Zurfuru Mine, "ci è sembrato giusto, in occasione della Giornata nazionale delle miniere, onorare il sacrificio dei due minatori fluminesi morti nella tragedia del 1926, in una delle gallerie principali di Su Zurfuru. Seguiranno a questa altre importanti iniziative, che saranno organizzate sempre con l'intento di valorizzare l'importante patrimonio minerario del nostro territorio".
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