In una intercettazione ambientale a quasi due mesi dalla morte di Gianluca Monni, Alberto Cubeddu, il 21 enne di Ozieri finito in carcere mercoledì mattina assieme al cugino Paolo Pinna di 18 anni anche per l'omicidio di Stefano Masala ammette di essere stato a Orune la mattina del delitto. Lo fa in maniera sarcastica rispondendo ad uno zio.

Alberto Cubeddu : Chi bi so annadu ad Orune (Ci sono andato a Orune).

Zio : A itte faghere a Orune? A sas sette e mesa a Orune? Eh? (Che vai a fare a Orune, alle sette e mezza a Orune? Eh?)

Alberto Cubeddu : Deo b'apo cursu . (Io ci ho fatto sesso).

Zio : Eeeee itte est..!

Cubeddu - emerge dal dialogo intercettato - disse al congiunto che era a Orune alle 7.30 del mattino, giustificandosi in modo sarcastico col fatto che era andato per fare sesso.

Questa risposta suscitò l'ironia dello zio e la difesa immediata invece del padre del ragazzo.
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