Mentre la Corte di Cassazione deve ancora decidere sulle stepchild adoption da parte di coppie omosessuali (ossia la possibilità di un coniuge di adottare i figlio dell'altro), la Corte d'appello di Torino l'ha concessa a due coppie di donne.

La prima è convivente dal 2007 e sposata dal 2014, la seconda ha contratto matrimonio in Islanda l'anno scorso; nel primo caso le mamme chiedevano di adottare le rispettive figlie - che oggi hanno 5 e 7 anni - nel secondo una donna chiedeva di adottare il figlio di 5 anni della compagna.

La Sezione minorenni della Corte torinese, presieduta dal giudice Carmen Mecca, ha invece detto "sì" all'adozione "incrociata".

In Cassazione, invece, è ancora tutto fermo: il sostituto procuratore generale Francesca Ceroni ha criticato i giudici che finora hanno concesso la stepchild adoption alle coppie omosessuali e, in nome della "pace sociale", ha chiesto che la decisione venga rimessa alle Sezioni unite, al fine di evitare che in Italia "si determini una situazione a macchia di leopardo", ossia una "totale incertezza del diritto e dei diritti".

La decisione, ha fatto sapere la Corte, verrà presa "a breve".
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