A ventiquattr'ore dall'arresto, oltre 30 studenti sono stati interrogati e condannati a 99 frustate.

L'accusa: aver "festeggiato e ballato" e, per le ragazze, "mezze nude", ossia senza indossare il velo che in Iran in le donne devono obbligatoriamente portare in pubblico.

Le punizioni, arrivate a tempo di record, sono avvenute a Qazvin, città a 150 chilometri a nordovest della capitale Teheran, dopo il blitz da parte delle autorità in una villa privata, probabilmente a seguito di una soffiata, mentre era in corso una festa di laurea a cui partecipavano giovani di entrambi i sessi.

"Speriamo che questo sia da lezione per chi viola le norme islamiche nei luoghi privati", ha dichiarato Esmail Sadeghi Niaraki, procuratore di Qazvin.
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