Emergono nuovi particolari dall'inchiesta del pm di Tempio Ginevra Grilletti, che, questa mattina, ha portato all'arresto di cinque uomini, incensurati, tutti di Olbia, accusati di tentato omicidio, sequestro di persona, violenza sessuale, violazione di domicilio e violenza privata. Nell'ordinanza del gip Elisabetta Carta, eseguita dagli agenti del Commissariato di Olbia (coordinati dai dirigente Fernando Spinicci e dal capo della Squadra anticrimine, Lino Collu) si parla di una spedizione punitiva messa in atto la notte del 24 aprile scorso, per "liberare" un appartamento occupato da una pensionata di 70 anni, dalle figlie, una con la sindrome di Down, l'altra invalida al cento per cento e la figlia di quest'ultima, una ragazza di 16 anni.

L'irruzione notturna, stando alle indagini della Polizia, è da incubo. Alla donna invalida, che respira grazie a una bombola d'ossigeno, viene legato intorno al collo il tubo dell'erogatore. Per il pm è tentato omicidio.

La poveretta viene salvata dalla madre, la pensionata, che si scaglia sugli aggressori incappucciati e armati di spranghe, con una pesante abatjour.

Nel frattempo, la donna con la sindrome di Down viene immobilizzata e chiusa in un bagno, mentre altri due uomini tentano di abusare della ragazzina.

La nonna salva la nipote di 16 anni, colpendo gli aggressori con la lampada da tavolo. La ricostruzione è ancora tutta da verificare, tra le cinque persone agli arresti domiciliari, ci sono i proprietari dell'appartamento.

I difensori, gli avvocati Rino Cudoni, Vanni Boldarin, Michele Ponsano e Fabrizio Deiana, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione, in attesa di conoscere gli atti.
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