«Perché non si riesce a usare la città nel modo giusto?».

Manina alzata, in piedi per rispetto dell'aula dove si trovava, capelli raccolti in una coda e cerchietto per i ciuffi sfuggenti. Una bambina della quinta elementare dell'ottavo Circolo didattico ha fatto questa domanda alla presidente del Consiglio comunale che oggi l'ha accolta, insieme a tutta la classe e alle maestre che l'hanno accompagnata, nella sala dell'Assemblea civica.

A fare gli onori di casa, oltre alla presidente Esmeralda Ughi, anche le assessore alle Politiche sociali Monica Spanedda e alle Politiche educative Vittoria Casu.

I bambini e le bambine, educatissimi e interessati agli argomenti che riguardano Sassari, hanno fatto tante domande degne dei più attenti cittadini attivi: dalla pulizia della città, alle piste ciclabili, dal funzionamento della macchina amministrativa fino all'iter per diventare sindaco.

Assessore e presidente non si sono tirate indietro: hanno spiegato l'importanza di considerare tutta la città come casa propria, quanto sia importante il dialogo, tra maggioranza e opposizione e tra Amministrazione e cittadinanza. Utilizzare «la città nel modo giusto» dipende dunque dall'impegno di ciascuno, nel rispetto degli spazi pubblici, del decoro e anche della capacità di tutte e tutti di affrontare le novità, cercando di capire cosa abbia portato il Comune a fare quelle scelte.

Gli studenti da settembre sono impegnati in un progetto sulla legalità, per imparare a essere cittadini attivi e allo stesso tempo capire cosa Sassari offra a ciascuno e cosa ancora potrebbe dare, grazie all'impegno di tutte e tutti.
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