Quasi 150 morti e decine di feriti in due diversi attentati, che hanno colpito Tartus e Jableh, città costiere della Siria.

Il bilancio, però, sembra putroppo destinato ad aggravarsi.

Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, nella prima sono esplosi tre ordigini, nella seconda le deflagrazioni sono state due. Altre fonti parlano di 7 kamikaze in azione.

Dopo la strage è arrivata, puntuale, la rivendicazione da parte dello Stato Islamico.

Nel mirino dei miliziani islamisti sunniti la popolazione alawita, gruppo religioso costola degli sciiti, cui appartiene anche il presidente-rais di Damasco, Bashar al Assad.
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