Si trovava in un'aula di tribunale, attorniato da avvocati, funzionari e giudici, per presenziare a un processo a suo carico.

Nonostante ciò e per nulla preoccupato dal fatto di essere lì, alla sbarra, in qualità di imputato, ha pensato bene di mettere a segno un piccolo colpo, facendo sparire con un gesto fulmineo lo smartphone di un avvocato, presente all'udienza come vice procuratore onorario.

Il quale, dopo essersi accorto di essere stato derubato, ha fatto richiamare l'imputato - un 45enne pakistano, residente a San Lazzaro di Savena (Bologna) - con la scusa di dover risolvere un problema rimasto in sospeso.

Lui, una volta tornato indietro e messo sotto pressione, ha vuotato il sacco.

Il telefonino, dai banchi dell'aula, era "scivolato" dentro un sacchetto di plastica e poi sugli scaffali del negozio di un amico e connazionale, che però è risultato estraneo ai fatti.

I carabinieri lo hanno così accompagnato nel negozio dell'amico e si sono fatti restituire lo smartphone che è stato riportato al legittimo proprietario.

L'autore del furto è stato denunciato per furto aggravato.
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