I mulini della Sardegna macinano ben 2 milioni di quintali di grano duro all'anno, ma solo un quarto di questa materia prima - tra i 500 e i 600 mila quintali- arriva dai nostri campi. Il grosso è frumento importato dal Sud America, dalla Russia, dalla Francia e soprattutto dal Canada.

Così, mentre gli agricoltori che stanno riportando in vita la tradizione con la filiera del grano duro sardo sono costretti a esportare altrove parte del raccolto (dai 300 ai 500 mila quintali sul totale regionale annuo di 800 mila quintali), il più della produzione di pasta tipica e pani tradizionali viene fatta con farine estere.

Oggi su L'Unione Sarda il servizio completo con le interviste
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