Il paese dei mamuthones guarda con sempre più convinzione al vino e alla viticoltura per disegnare il suo sviluppo.

Una scelta decisa che punta sull'ambiente e su un prodotto identitario che fa economia. Nell'isola dell'individualismo e delle politiche industriali scellerate che hanno lasciato una pesante ipoteca, la notizia non può che essere accolta con positività.

A Mamoiada dove vent'anni fa alcuni privati hanno fatto da pionieri investendo sulla vigna e realizzando un cannonau che fa anche export è appena sorto un consorzio Mamoja con 75 produttori locali.

Molti di loro sono giovani, in alcuni caso hanno anche lasciato gli uffici dove lavoravano per tornare alla terra con delle certezza che qui abbinando tradizione e innovazione si po' fare davvero il salto in avanti.

Delle potenziali ancora inesplorate di un comparto e di un territorio con gli attuali 300 ettari vitati si è discusso in paese in un convegno con esperti e anche di altre realtà nazionali.

Poi spazio alle degustazioni nelle tante cantine del paese.

Perché vino e' sinonimo di amicizia se poi porta anche reddito.

Non si può davvero chiedere di più.
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