Non ha lavoro, né pensione Ubaldo Pillitu, 62 anni di Iglesias. Dal 26 febbraio del 2014 vive con la moglie Marta Mruklik a Casa Serena, residenza pubblica per gli anziani dove l'anno scorso gli 86 ospiti sono stati trasferiti in massa dal terzo al secondo piano.

Questione di sicurezza, disse il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, che parlò di "accorpamento necessario", per via del fatto che "l'edificio è ormai vecchio e con grossi problemi strutturali, presenti anche al quinto piano".

Eppure i due coniugi dormono e mangiano in una stanza di dieci metri quadri al settimo piano, precluso agli ospiti da anni come l'ottavo, dove fra calcinacci che crollano, evidenti infiltrazioni e sterco di piccioni, vivono nella paura, in attesa di vedersi assegnato un alloggio popolare che attualmente non c'è.

Mentre su quelli già assegnati c'è in corso un'inchiesta della Magistratura.

LA STORIA - Il loro è un soggiorno "obbligato": sono vittime di un'ordinanza di sgombero (febbraio 2014) dalla casa in cui abitavano in via Cavallotti, pieno centro storico cittadino, dopo il crollo del soffitto.

Poveri e senza un tetto avevano chiesto aiuto al Comune, così il sindaco Gariazzo aveva optato per il caseggiato di corso Colombo: «In attesa di una sistemazione migliore», rassicurò. Da allora sono trascorsi più di 24 mesi.

L'APPELLO - «Nel frattempo abbiamo nuovamente fatto richiesta per entrare in graduatoria per l'assegnazione di un alloggio, mentre la Regione, subito dopo lo sgombero, aveva chiesto chiarimenti all'amministrazione per sapere come mai non ci era stato assegnato un alloggio in base alla legge che disciplina l'emergenza abitativa».

La richiesta, firmata dal dirigente Giulio Capobianco dell'assessorato ai Lavori pubblici, indirizzata a Comune e Area è del 24 settembre 2014: «Silenzio assoluto», spiega l'inquilino di Casa Serena.

A PRANZO COI PICCIONI - La stanza dove dormono, mangiano e si lavano è la numero 120, lungo un corridoio vuoto e desolato che si affaccia sul balcone-dimora di un gruppo di piccioni: «Mia moglie si è ammalata per questo». Pranzo e cena? «All'inizio ci siamo arrangiati con la carne in scatola. Ora usiamo un fornelletto dove cuociamo la pasta e scaldiamo il latte per la colazione». Il bagno? «Lo apriamo con un cacciavite e ci stendiamo pure la roba».
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