E’ una ferita di un rosso cupo, stretta tra i monti, che si allarga quando arriva giù sulla costa tra le dune di Piscinas. Fino al mare, che un tempo era considerato buono per inghiottire tutto. Anche i veleni delle miniere di Montevecchio. Poco male, c'è il lavoro: questo si pensava.

Adesso le gallerie sono sbarrate, chiuse dal 1991. Restano le scorie di decenni di lavorazioni sotterranee: una contaminazione distribuita su cinquanta chilometri quadrati, che sporca il territorio selvaggio di Arbus.

Il rio Irvi, il ruscello rosso trasporta fino al mare cadmio, zinco, manganese, piombo, cobalto, nichel, ferro: metalli immessi da una sorgente che sgorga dalle gallerie abbandonate. E lo farà ancora a lungo.

Mancano anche i soldi per le bonifiche. Erano previsti 40 milioni. Sufficienti a malapena, forse, per una prima messa in sicurezza. Ma almeno erano stanziati. Poi la maggior parte dei fondi è stata dirottata altrove.
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