Condannato due volte in primo grado (22 anni di carcere, e, dopo l’annullamento della prima sentenza, 18 anni) assolto in appello nel settembre scorso e ora di nuovo sotto processo davanti ai giudici della Cassazione: la vicenda giudiziaria di Marciano Alba, ex minatore di Siliqua, 75 anni, non è finita.

L’uomo è accusato dell’omicidio di Giovanni Battista Porcheddu, l’allevatore di Banari freddato nel suo podere con due fucilate, il 17 gennaio del 2007.

Il pm della Procura generale Gabriella Pintus ha impugnato la sentenza di assoluzione di Alba, arrivata alla fine del processo celebrato davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Sassari.

La Corte aveva accolto le richieste del difensore dell’ex minatore, il penalista Franco Luigi Satta. Per la Procura generale l’assassino è Alba e il movente è legato a un litigio.

Porcheddu è stato ucciso perché, hanno sempre sostenuto Carabinieri e pm, Alba non sopportava che l’allevatore mettesse i bidoni del latte in un torrente, nel suo terreno.
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