A Portoscuso si respira il male. È una "zona ad alto rischio ambientale che presenta un aumento di patologie a carico del polmone come l'asma bronchiale nei bambini, bronco pneumopatie in genere e tumori polmonari negli adulti maschi".

Un'opinione diffusa, ora certificata dall'Asl di Carbonia chiamata a esprimere un parere sulla nuova centrale a carbone che l'Eurallumina vorrebbe realizzare per far ripartire la produzione.

Il documento, datato 18 gennaio, porta la firma di Sergio Caracoi, responsabile del servizio Igiene e sanità pubblica dell'azienda sanitaria del Sulcis: le ciminiere accese sono poche ma, si legge, nella zona le malattie - anche mortali - sono aumentate. Pure tra i più piccoli. E, vista la situazione già critica, il giudizio sull'impianto che dovrebbe spuntare in zona industriale ma a due passi dal paese, per come è stato presentato finora, non è positivo. Il rischio è che l'aria si avveleni, ancora di più. Tanto che l'Asl chiede chiarimenti.
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