Ha minacciato di suicidarsi con un fucile. Quando suo cognato è andato da lui per tentare di dissuaderlo gli ha puntato l'arma e l'ha ucciso, poi Gianpriamo Piras, 59 anni, ha tentato di farla finita ma non è riuscito nel suo intento ed ora versa in condizioni non gravi all'ospedale Brotzu di Cagliari.

La tragedia si è verificata questa mattina intorno alle sette a Soleminis in località Funtana 'e susu.

La vittima è un poliziotto, Maurilio Vargiu, 51 anni, fratello della moglie dell'omicida. Per lui il governo ha deciso i funerali di Stato perché caduto nell'adempimento del proprio dovere.

Quando il poliziotto è arrivato da Piras per tentare di convincerlo a desistere, il cognato gli ha puntato il fucile e l'ha ucciso.

Poi ha rivolto l'arma su di sé e si è ferito al costato.

Vargiu era un ispettore e lavorava al centro telecomunicazioni della polizia, a Cagliari. Aveva lavorato anche alla squadra Mobile e nella sezione amministrativa.

Sulla tragedia indagano i carabinieri della Compagnia di Dolianova e del Nucleo investigativo del Comando provinciale.

Dai primi accertamenti pare che Piras fosse depresso da quando, una settimana fa, era morta la madre.

Un lutto che aveva profondamente scosso l'uomo tanto da spingerlo a tentare il suicidio.

Il sindaco di Soleminis Rita Pireddu, sotto choc, ha spiegato che il Comune non era a conoscenza della situazione di difficoltà psicologica in cui si trovava Gian Priamo Piras. "È una tragedia immane", ha spiegato il primo cittadino. Guarda la video intervista di Luigi Almiento.

Testi di Matteo Vercelli e Luigi Almiento
© Riproduzione riservata