Sono state arrestate all'alba di questa mattina dai carabinieri di Milano 21 persone ritenute, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti e riciclaggio.

Tra queste, figura anche Fabio Rizzi, 49 anni, ex senatore della Lega Nord, autore della riforma della sanità in Lombardia e fedelissimo del governatore Roberto Maroni.

Nonché artefice, nel 2009, dello "sbarco" del Carroccio in Sardegna, con la fondazione della prima sezione lumbard nell'Isola a Trinità d'Agultu e Vignola (Olbia Tempio).

Al centro dell'indagine, un gruppo imprenditoriale accusato di aver turbato una serie di appalti pubblici, banditi da diverse aziende ospedaliere per la gestione in outsourcing di servizi odontoiatrici.

Per falsare e dirigere a proprio favore le gare, gli imprenditori avrebbero corrotto alcuni funzionari.

Una decina - secondo l'accusa - i manager pubblici che si sarebbero fatti condizionare nell'iter per assegnazione degli appalti indetti da diversi ospedali della Lombardia.

Le indagini hanno ricostruito anche episodi di "ingerenze" nelle procedure di contrattazione con importanti strutture sanitarie private accreditate con il Sistema sanitario nazionale.

MARONI: "SONO MOLTO INCAZZATO" - "Sono molto incazzato per quanto successo": il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, mostra così tutta la sua delusione per l'arresto del suo braccio destro Fabio Rizzi.

"Il primo sentimento è quello di una grande delusione nei suoi confronti", ha detto il governatore.

"Sono deluso ma anche incazzato, molto incazzato. Mi auguro che Rizzi possa dimostrare la sua piena estranietà ai fatti. Ma sono molto incazzato e anche offeso personalmente come presidente, perché il lavoro che stiamo facendo per garantire efficienza e trasparenza viene infangato".
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