Oggi Papa Francesco è arrivato in Chiapas, lo Stato più povero del Messico, dove è in corso la sua visita apostolica.

A San Cristóbal de Las Casas, Bergoglio ha celebrato la messa con le comunità indigene, discendenti in gran parte dagli antichi Maya.

Qui il Pontefice ha affrontato temi come la povertà delle comunità indigene e il dramma dei migranti che dal sud spingono per entrare in Messico e puntare poi verso gli Usa.

SCUSE AGLI INDIOS "DEPREDATI" - "Molte volte, in modo sistematico e strutturale, i vostri popoli sono stati incompresi ed esclusi dalla società. Alcuni hanno considerato inferiori i loro valori, la loro cultura e le loro tradizioni", ha detto Papa Bergoglio alle comunità indigene del Chiapas. Aggiungendo: "Altri, ammaliati dal potere, dal denaro e dalle leggi del mercato, lo hanno spogliato delle loro terre o hanno realizzato opere che le inquinavano. Che tristezza. Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza e imparare a dire: perdono! Il mondo di oggi, spogliato dalla cultura dello scarto, ha bisogno di voi".

LA SITUAZIONE IN MESSICO - "Il Messico" - ha ricordato a Radio Vaticana padre Florenzo Rigoni, missionario scalabriniano che assiste da vent'anni i migranti che cercano di raggiungere gli Stati Uniti - "è una terra che lotta per la sopravvivenza, sempre più interessata dal fenomeno dell'emigrazione".

Quanto allo sfruttamento lavorativo degli immigrati nel Paese, "questo è un fenomeno che non riguarda solo i migranti, spiega.

"In alcune zone come il Chiapas, Oaxaca, Guerrero, i diritti umani e del lavoro non sono rispettati. Il migrante sa di non avere carte in mano. E le donne hanno inventato una nuova espressione: "body card". Invece che la "credit card", per indicare l'uso del corpo come baratto".

LA VISITA IN CHIAPAS: IL PROGRAMMA - Il Pontefice è partito in aereo da Città del Messico alle 7.30 locali diretto a Tuxtla Gutiérrez, capitale del Chiapas.

Subito dopo, il trasferimento in elicottero a San Cristóbal de Las Casas, per la celebrazione della messa con le comunità indigene del Chiapas nel Centro sportivo municipale.

Poi il pranzo con i rappresentanti degli indigeni e con le famiglie dei campesinos nello Stadio "Víctor Manuel Reyna".

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