Il lavoro che non c'è apre all'ipotesi emigrazione per i dipendenti qualificati del cantiere Saipem di Arbatax.

«I vertici aziendali - riflette Peppino Fanni, segretario Cisl - potranno chiedere ai lavoratori di espatriare verso altri siti del gruppo, lontano da casa e dalla famiglia. Questo contribuirà a impoverire professionalmente il sito e l'Ogliastra. E sarà il preludio allo smantellamento della fabbrica, peraltro già iniziato con la chiusura annunciata dell'ufficio acquisti. L'addio di Saipem sarebbe la morte sociale ed economica del territorio».
© Riproduzione riservata