Più ecologici gli "operatori" non potevano sceglierli. Schivi e così laboriosi da trasformare lattughe, carciofi, pomodori andati a male e ogni altro rifiuto organico in fertile compost buono per ingrassare il terreno e alleggerire la tanto odiata Tari. Perché i lombrichi, in tanti stazzi di Masainas, sono così di casa da aver ridato fiato ai già magri bilanci di una cinquantina di famiglie e aver fatto conquistare al Comune (ex aequo con Guspini) il primo premio di "Expopò", concorso regionale per l'incentivazione della lombricoltura nel riciclo dei rifiuti organici.

L'iniziativa, promossa dall'associazione non costituita "Lombrichi liberi" con il patrocinio del "Presidio di Piazzale Trento" di Cagliari, era stata presentata durante "Dalla terra e dalle mani", l'evento creato dal Centro sperimentazione e autosviluppo: il Comune di Masainas non ci ha pensato due volte ad aderire.

E così, con una manciata di lombrichi distribuiti ad una cinquantina di famiglie che avevano già scelto di optare per il compostaggio domestico (caldeggiato dal Comune con un corso ad hoc e un taglio del 15 per cento sulla Tari), Masainas è sceso in gara. E alla fine è stato premiato. A Masainas sta per arrivare un esercito di un milione di voraci lombrichi.
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