Guardie giurate sul piede di guerra a Olbia, i dipendenti della Coopservice, azienda che opera nell'aeroporto Costa Smeralda e nel porto dell'Isola Bianca, hanno dichiarato lo stato di agitazione e sono pronti a clamorose iniziative.

In una nota congiunta, firmata dalle responsabili territoriali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, Giuseppina Pittalis ed Eleonora Careddu, si legge: "La richiesta sindacale verte sulla carenza di organico, sull’assenza di un piano che permetta di smaltire ferie e permessi contrattuali, sulle problematiche legate alle visite per la sorveglianza sanitaria, sul mancato pagamento di alcune indennità contrattuali come le trasferte fuori sede, sulla pianificazione dei turni di lavoro. Possiamo parlare della totale assenza della pianificazione dei turni di servizio. Infatti, per prassi aziendale, le guardie ricevono il proprio turno e orario di servizio massimo due giorni prima e a volte, solo un giorno prima, dello svolgimento dello stesso. Nei servizi al porto o in quelli esterni, i lavoratori oltre al ritardo con cui ricevono gli orari di lavoro, spesso negli stessi trovano la dicitura “ turno non assegnato”.

"Questo tiene il lavoratore in uno stato di reperibilità che crea un forte disagio nel riuscire a conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro.

Anche per quanto riguarda le ferie, diritto irrinunciabile dei lavoratori, l’Azienda frappone sempre grandi difficolta nel concederle. Sono tanti i lavoratori infatti che in un anno di servizio non hanno potuto fluire neanche di un giorno di ferie".

Per i sindacati una situazione inaccettabile: "Vorremmo ricordare che questi lavoratori svolgono un lavoro molto delicato e che necessita più di altri di un recupero delle energie psico-fisiche. Le visite mediche, vengono svolte mettendo i lavoratori in ferie o in giorno di riposo.Come Filcams Cgil e Fisascat Cisl, riteniamo che i punti evidenziati siano diventati una prassi non più tollerabile, in un istituto di vigilanza tra i più grandi in Sardegna e che sul proprio sito si distingue e si pregia per il rispetto della salute e sicurezza sul posto di lavoro. Per tutti questi motivi trasmetteremo una formale richiesta di intervento al Prefetto e al Questore di Sassari e se in tempi celeri non verrà data una soluzione ai problemi evidenziati, proclameremo lo stato di agitazione con conseguente apertura della procedura di sciopero".
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