"I precari nella scuola ci sono ancora e il concorso che è stato bandito dal Governo Renzi li ignora completamente".

Decine di insegnanti si sono dati appuntamento questa sera davanti alla sede della prefettura di piazza Palazzo a Cagliari.

Il presidio, appoggiato dai sindacati della scuola Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, è stato organizzato nella giornata di mobilitazione nazionale dei precari e in Sardegna ha visto manifestazioni anche a Sassari, Oristano e Nuoro.

"Occorre informare i cittadini di quello che sta accadendo nel mondo della scuola italiana" spiega Tiziana Sanna, segretario provinciale Flc Cgil. "Questo concorso, così come è stato concepito, scontenta tutti>>, afferma. Sotto accusa da parte dei sindacati ci sono quei criteri che permettono ad alcuni docenti precari di partecipare al concorso per l'immissione in ruolo (quelli abilitati grazie per esempio a un Tfa) ed esclude tutti gli altri (ovvero quelli non abilitati, quindi in terza fascia).

"E' una beffa", tuona Giuseppe Corrias di Uil scuola, "perché i docenti con l'abilitazione avevano già maturato il diritto dell'immissione in ruolo", almeno quelli con 36 mesi di insegnamento (così stabilisce una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2014), "mentre quelli non abilitati avrebbero avuto proprio col concorso l'opportunità di passare di ruolo". "E' inaccettabile che il governo non rispetti la sentenza della Corte di giustizia che già ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni", aggiunge Antonio Todde della Cisl scuola. "Non servono ulteriori procedure di selezione per applicare la sentenza, a meno che l'intento non sia proprio quello di bypassarla", afferma Tiziana Sanna Flc Cgil. "Ciò che serve oggi, è un nuovo piano di assunzioni che risolva una volta per tutte il problema del precariato nella scuola, assorbendo i lavoratori che da anni garantiscono il funzionamento del sistema scolastico", spiega Alessandro Manis, vicesegretario provinciale Snals. Tutti scontenti, quindi. "Concorso sì, ma non con questi criteri", afferma Andrea Zucca, segretario Gilda. "Al prefetto consegniamo un documento con l'auspicio che giri le nostre rivendicazioni al Governo". Obiettivo dei sindacati, infatti, è convincere il Governo a sospendere temporaneamente il concorso e rivedere i criteri per la partecipazione dei docenti.
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