Un altro cuore ha smesso di battere. Un infarto, la notte tra giovedì e ieri, ha stroncato la vita di un uomo ogliastrino. E' stato soccorso immediatamente, è stato fatto il possibile per evitare che morisse ma ogni tentativo è risultato inutile. E se il servizio di Emodinamica fosse stato operativo i medici sarebbero riusciti a salvare l'infartuato? Domanda alla quale nessuno sa rispondere. Ma una cosa è certa: in Ogliastra il servizio è indispensabile.

Lo sanno bene i cardiopatici che fanno parte dell'associazione "Amici del cuore" di Lanusei.

Ieri mattina il gruppo ha indirizzato un messaggio al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, con il quale hanno ribadito lo sdegno e il malumore per un'eterna incompiuta costata tanti soldi: «In quell'occasione, lei e il suo assessore alla Sanità, ci avevate promesso massimo impegno per risolvere l'annosa questione "apertura sì, apertura no" del servizio. Ci fece la stessa promessa in occasione di una sua visita in Ogliastra. Ma a oggi non abbiamo visto alcun risultato. Non crediamo alle promesse che ci avete fatto».

L'associazione ha concluso il messaggio con tagliente ironia: «Siamo sicuri che vorrete fregiarvi del titolo di esecutori materiali dell'apertura del servizio salvavita e di fondamentale importanza, al Nostra Signora della Mercede».
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