Undici persone sono state arrestate questa mattina in diverse città della Lombardia e dell'Emilia con l'accusa di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con minorenni.

Tra questi, figurano anche un prete, un agente di polizia locale, l'allenatore di una squadra di calcio giovanile.

Tutti indagati per prostituzione minorile continuata.

L'indagine è stata avviata lo scorso agosto e ha consentito di identificare quattro ragazzi, tra i 16 e i 17 anni, che attraverso un social network per incontri online organizzavano appuntamenti con uomini consapevoli della loro età, a cui si offrivano in cambio di denaro o regali, come cene da McDonald's o biglietti di ingresso per il parco divertimenti di Gardaland (Verona).

I ragazzini che facevano parte del giro si facevano pagare dai 20 ai 100 euro a prestazione.

I rapporti venivano consumati - hanno constatato gli inquirenti - a bordo di auto in sosta nei parcheggi di centri commerciali o davanti ad alcuni locali e nelle abitazioni di alcune delle persone finite ora agli arresti.

L'operazione dei carabinieri, che ha interessato le province di Brescia, Bergamo, Pavia, Milano, Monza e Brianze e Parma, è legata all'inchiesta che qualche settimana fa ha portato all'arresto di un uomo di 56 anni affetto da Hiv che chiedeva di avere rapporti non protetti.

A casa sua gli inquirenti hanno trovato diversi contatti segnati su agende e quaderni, nomi e numeri segnati anche sulla rubrica del suo telefonino.
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