Lui è un 27enne siriano, Hassan Kiko, in cella per stupro nel carcere svizzero di Limmatal, Zurigo, ora ricercato da mezza Europa.

Lei è la guardia carceraria, Angela Magdici, elvetica, 32 anni. Colei che l'ha aiutato ad evadere nella notte tra lunedì e martedì.

Durante la detenzione del giovane, tra i due è scoppiato l'amore. Per niente impossibile visto l'epilogo. Ad aprire le porte della prigione è stata proprio la donna, per poi darsi alla fuga insieme al detenuto, si presume verso l'Italia.

Nessuno dei colleghi della secondina si era accorti di nulla e nemmeno il direttore del carcere era all'oscuro di quella storia.

Il marito della donna, sentito dai media svizzeri, si è detto convinto che gli amanti siano diretti in Siria. E spiega che lei "ha cominciato a leggere il Corano e mostrava un forte interesse per quanto accade in Siria. Credo si sia convertita all'Islam", ha detto l'uomo.

Quattro mesi fa se n'era andata da casa, "ha preso anche tutti i soldi e dei mobili e ha trovato alloggio da un’amica. Probabilmente le piacciono i criminali e io ero troppo buono per lei".

L'evaso era arrivato in Svizzera nel 2010, come profugo, e nei 4 anni di residenza al centro per richiedenti asilo è stato coinvolto più volte in reati a sfondo sessuale.

Di professione parrucchiere, nel 2012 ha invitato una 19enne nella sua camera al campo con la scusa di tagliarle i capelli e, una volta soli, sotto la minaccia di un coltello puntato alla gola, l'ha costretta a un rapporto orale.

Condannato per quell'episodio, era riuscito ad evitare il carcere. E da libero ha poi abusato di una ragazza che compiva 16 anni proprio il giorno in cui l'ha violentata. Arrestato, è stato condannato a 4 anni che stava scontando nel carcere dove la secondina innamorata gli ha spalancato le porte della libertà.

Non si sa per quanto.
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