A causare la morte sono state le coltellate? Oppure i violenti colpi di mattarello sul cranio? Ma soprattutto, a che ora esattamente il cuore di Antonio Mocci ha smesso di battere?

Sono solo alcune delle domande alle quali dovranno rispondere i consulenti tecnici nominati da difesa e parte civile al processo per l'omicidio del ventiseienne di Villacidro trovato riverso in una pozza di sangue nella sua abitazione di via Piga il 13 febbraio dell'anno scorso.

I nomi dei consulenti che dovranno ricostruire la dinamica dei fatti e l'orario del delitto sono stati fatti ieri nell'aula gup del terzo piano del palazzo di giustizia di Cagliari, dove si è celebrato il processo col rito abbreviato (rito processuale che consente lo sconto della pena di un terzo) a carico di Stefano Corona, 24 anni, amico della vittima e unico imputato sotto accusa per omicidio volontario aggravato.
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