I Denver Broncos trionfano nel 50esimo Super Bowl e Peyton Manning può chiudere la carriera sul trono.

Denver conquista il titolo di campione della National Football League superando i Carolina Panthers per 24-10 nella sfida giocata al Levi's Stadium di Santa Clara, in California.

Manning, che a marzo compirà 40 anni, può far calare il sipario con il migliore degli happy ending anche se non regala una prestazione memorabile in una gara dominata dalle difese.

Per buona parte della serata, aperta dall'inno intonato da Lady Gaga, lo spettacolo più elettrizzante per lo spettatore medio è quello regalato dallo show all'intervallo con Beyoncé (che rischia di cadere), Bruno Mars e i Coldplay.

In campo, Manning è un attore non protagonista: non mette la firma su nessuno dei due touchdown dei Broncos (il primo firmato dalla difesa, il secondo da CJ Anderson), lancia un intercetto e perde due palloni con altrettanti fumble.

Denver può contare su una difesa straordinaria, con Von Miller miglior giocatore della partita (MVP), che soffoca l'attacco dei Panthers guidato dal quarterback Cam Newton.

I Broncos conquistano il terzo titolo della loro storia e Manning, il più anziano qb ad alzare il Lombardi Trophy, si regala il secondo anello di campione dopo quello vinto 9 anni fa con gli Indianapolis Colts. "Il futuro? Devo riflettere", dice lui. L'addio, però, pare scontato.
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