Il carnevale a Ottana c'era prima della fabbrica.

E ora, negli anni della crisi più dura dell'industria,

sembra che le tradizioni siano ancora più forti.

Negli ultimi anni Mentre chiudevano gli stabilimenti

aprivano i musei e si è puntato sulla cultura, identificata

come una dei grimaldelli per il riscatto.

Le tute blu sono sempre meno da queste parti.

Crescono invece in maniera esponenziale artigiani e gli artisti che sui visi dei boes e merdules, le due maschere principali del paese si stanno costruendo un percorso di riscatto.

Ottana festeggia il suo carnevale oggi forse con più consapevolezza del passato. Sicuramente con maggiore interesse da parte di turisti e visitatori che hanno preso d'assalto il paese in una giornata di febbraio che gia' sapeva di primavera.

Anche i bambini indossano le maschere identitarie, mandano gia' a memoria quei riti propiziatori ancestrali.

Una certezza da cui ripartire.

Un'identità precisa da difendere dopo troppe scelte imposte e poi rinnegate.
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