Ci sono anche i litorali di Cagliari e Oristano nella lista delle 33 aree costiere italiane che nei prossimi 85 anni potrebbero essere completamente sommerse dal mare a causa dei cambiamenti climatici.

Uno scenario catastrofico, già predetto anni fa da alcuni scienziati, convinti che l'irreparabile potesse concretizzarsi in migliaia di anni.

Invece, dicono gli studi, a causa degli scarsi risultati delle politiche di contrasto all'inquinamento e al riscaldamento globale attuate dalla comunità internazionale, l'apocalisse potrebbe verificarsi molto prima, addirittura entro il 2100.

Lo confermano, proprio mentre a Parigi è in corso il summit Cop21 dedicato all'Ambiente, gli esperti del Laboratorio di Modellistica Climatica dell'Enea, in una ricerca pubblicata su Nature - Scientific Reports.

Scorrendo il dossier non c'è da stare allegri.

Per collocazione geografica, infatti, l'Italia è una delle nazioni più esposte all'impatto dell'aumento delle temperature globali.

Con effetti potenzialmente devastanti.

Per il Sud Italia, innanzitutto, "il cui clima potrebbe diventare sempre più simile a quello del Nord Africa, con estati e inverni sempre più aridi e secchi e una crescente carenza d'acqua che determinerebbe il progressivo inaridimento dei suoli, con ripercussioni nefaste su agricoltura, attività industriali e salute umana".

Le proiezioni Enea, realizzate attraverso i modelli climatici, mostrano che "le aree mediterranee si espanderanno anche verso le regioni europee continentali, coinvolgendo i Balcani settentrionali e la parte sud-occidentale di Russia, Ucraina e Kazakistan, dove prevarrà un clima sempre più mite caratterizzato da un aumento delle temperature invernali".

Altra nota dolente: per effetto del cambiamento climatico migliaia di ettari di territorio nazionale potrebbero essere sommersi dal mare.

In Italia rischiano di finire completamente sott'acqua non solo Cagliari e Oristano, ma anche la laguna di Venezia, il delta del Po, l'area circostante il Mar Piccolo di Taranto, la foce del Tevere, la Versilia, le saline di Trapani e la piana di Catania.
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