«Un’occasione di confronto, senza la presenza ingombrante di politici in passerella».

I coordinatori del Movimento disoccupati di Iglesias, Simone Siotto e Ornella Melis, stanno muovendo i primi passi affinché anche gli iglesienti uniscano le loro forze per costruire il futuro della città e del Sulcis: «Stanchi di vivere una condizione sociale di emarginati da ogni aspirazione - affermano - stiamo unendo le nostre forze per ragionare sulla situazione e dare corpo a un progetto di integrazione sociale che ci dia la possibilità di sconfiggere la crisi. Sappiamo bene - continuano Siotto e Melis - di doverci rimboccare le maniche, ma siamo stanchi della politica inconcludente che per anni ha lasciato che le cose precipitassero fino a questo livello di disperazione sociale».

Con loro: il Comitato “I figli della crisi” e il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente. Sabato sera, in via Gramsci, nella sala riunioni dei Combattenti, si è svolto un primo incontro aperto al pubblico con la presenza di lavoratori, pensionati e commercianti: «Abbiamo ragionato sulla situazione per lanciare un progetto di aggregazione al quale hanno già aderito 250 persone».

All’incontro ha partecipato Ivano Sais, coordinatore del Comitato I figli della crisi, che ha detto: «Non dobbiamo abbandonarci alla rassegnazione, noi siamo il futuro e dobbiamo riappropriarci della nostra vita in maniera concreta e attiva. Il Sulcis Iglesiente ha bisogno dei giovani per far ripartire l’economia. Ci dobbiamo impegnare tutti in un grande progetto che parte dalla consapevolezza delle potenzialità di ognuno di noi».

Presente anche Paolo Bullegas, presidente del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente che ha esposto una relazione sulle problematiche legate al lavoro autonomo con i numeri del comparto: «Ci sono 9,4 mila imprese iscritte al registro della camera di commercio, alla quale si aggiungono i professionisti, che danno oggi occasione di lavoro a oltre 23 mila addetti. Questa parte fondamentale del nostro tessuto economico oggi è messo fortemente a rischio dall’assenza di domanda, dovuto alla disoccupazione che sta dilagando sul territorio. Noi stiamo già combattendo affinché voi disoccupati, giovani e non più giovani, possiate presto entrare in modo stabile nel mondo del lavoro».

L'obiettivo, dunque, è quello di unire le forze in un progetto di grande aggregazione sociale che non passi attraverso le tessere di partito, ma facendo appello soprattutto alla collaborazione di giovani e disoccupati.
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