Altroché se c'era da preoccuparsi: nonostante i messaggi distensivi e le dichiarazioni di facciata («nessuna intenzione di lasciare la Sardegna») Ryanair progetta la grande fuga dall'Isola e comunica ai propri dipendenti una riduzione del personale in servizio nella base di Alghero. Mentre la Regione pensa a come far arrivare alla compagnia aerea un sostegno economico senza incappare nello stop dell'Europa, da Dublino arrivano direttive inequivocabili.

LA LETTERA «Da aprile gli aerei di stanza all'aeroporto Riviera del Corallo passeranno da due a uno e sarà necessario trasferire 14 membri dell'equipaggio in altre basi». Chi pensava a un bluff deve ricredersi: hostess e steward avranno tempo fino a domenica per comunicare al manager delle basi europee Sara Lapicki le proprie preferenze per il trasferimento.

L'operazione sarà completata entro la fine del mese. Se non ci saranno abbastanza volontari per portare a termine la rimodulazione dell'organico nello scalo algherese, si procederà a un cambio d'ufficio della sede di lavoro. Come dire: non c'è tempo da perdere. I giochi sono fatti. La compagnia aerea nella lettera ai dipendenti spiega che questo «è un momento di difficoltà per la base di Alghero» e, anche se tanti dipendenti lavorano da tempo nello scalo del nord Sardegna, «sfortunatamente questo passo è necessario per mantenere attiva la base nel lungo periodo». Ma la sforbiciata al personale di bordo significa che ci sarà una radicale riprogrammazione dei voli.

NESSUN BIGLIETTO La lettera è datata 25 novembre, lo stesso giorno in cui la compagnia affidava ai canali di comunicazione un messaggio opposto: «Metteremo presto in vendita i biglietti per la stagione 2016». Invece sul sito internet della Ryanair, fino a ieri sera, i tagli erano confermati: nessuna possibilità di prenotare i voli oltre il 31 marzo. Dalla stagione estiva (che nel settore dei voli di linea inizia ad aprile) Alghero rischia di perdere 11 tratte, mentre altre 8 sono in bilico a Cagliari. Cancellate rotte storiche come quelle per Barcellona. Anche il collegamento tra l'aeroporto di Elmas e Ciampino, che in questi anni ha rappresentato una continuità territoriale parallela a quella della Regione, verrà ridotto: si passerà da due voli giornalieri a uno, cinque giorni su sette.

“Sono allo studio diverse tipologie di intervento che vedono il coinvolgimento dei principali attori economici del territorio e di questo abbiamo discusso con il sindaco di Alghero Mario Bruno, insieme agli assessori del Turismo e della Programmazione, Morandi e Paci”. Lo dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana a proposito della questione dei collegamenti low-cost. “L’Amministrazione regionale monitora e affronta il problema da tempo ma - ribadisce Deiana - qualunque tipo di soluzione deve essere studiata all’interno del preciso e stringente quadro imposto dalle regole di settore, comunitarie e nazionali”. Il titolare dei Trasporti spiega che “nessuna strada potrà essere percorribile se non vagliata sotto il profilo normativo: la Regione, e quindi i sardi, non possono più permettersi di incorrere in ulteriori sanzioni economiche, soprattutto laddove esista un progetto alternativo privo di rischi”. Giovedì mattina l'assessore Deiana incontrerà in Comune, ad Alghero, i sindaci del territorio e gli operatori per discutere del tema.
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