I comuni con più

Non poteva essere altrimenti: a Cagliari si guadagna di più degli altri comuni sardi. Ci sono molti dipendenti pubblici, molti dirigenti pubblici, e ci sono le maggiori imprese della Regione. C’è anche l’Università. Tante buste paga più elevate della media.

Tra i 100 mila contribuenti ce ne sono circa mille (esattamente 1.132 secondo il Ministero delle Finanze) che hanno un reddito annuo superiore ai 120 mila euro. Non sono cifre da capogiro, considerato che mensilmente (considerando 13 mensilità) diventano circa 5 mila euro.

Sottraendo da questi mille contribuenti i consiglieri e gli assessori regionali (che risiedono nel capoluogo), i dirigenti dei vari enti pubblici, i docenti ordinari con una lunga carriera alle spalle e alcuni giornalisti, quanti altri contribuenti benestanti ci sono?

A Sassari, seconda città sarda per numero di ricchi, si contano 429 dichiarazioni che superano la soglia del 120 mila euro.

Anche qui è facile intuire chi percepisce di più. Le categorie sono le stesse della città capoluogo di regione.

Terza e quarta, nell’elenco dei comuni con più benestanti sono Quartu San’Elena e Olbia con rispettivi 151 e 140 ricchi.

Comuni poveri e comuni ricchi.

Dimensione dei comuni e elevata presenza di pensionati determinano la ricchezza o meno del comune.

I comuni più poveri, in cui il reddito medio per contribuente è al di sotto del 10 mila euro sono anche i più piccoli e con la maggior incidenza di anziani: Onani occupa l’ultima posizione per ricchezza comunale (8.538 euro di media), lo precede di pochissimo Bidonì (8.545 euro). Ma anche Monteleone Rocca Doria e Siris non riescono ad arrivare alla cifra tonda: 10 mila euro.

Confronto per provincia

Che relazione c’è tra la ricchezza e l’attività svolta? Si sa che l’agricoltura rende meno dell’industria e del turismo e tutte garantiscono un reddito inferiore al settore pubblico.

Questo lo sappiamo già e i dati del Ministero delle Finanze non fanno altro che ricordarcelo. Si legge anche dalle informazioni aggregate a livello provinciale.

Cagliari e Sassari si “reggono” sul pubblico e gli stipendi sono mediamente più elevati.

Nel Medio Campidano il reddito lo garantisce il lavoro dei campi e rende meno. Così è facile stilare una graduatoria delle province sarde. Cagliari batte tutti e chiude la classifica proprio il Medio Campidano.

Dipendente o imprenditore? Dimmi quanto guadagni e ti dirò chi sei.

Rischio d’impresa addio, voce obsoleta nei bilanci annuali. Fare l’imprenditore conviene ancora? Se lo chiedono in tanti e quando è voce ricorrente che i dipendenti guadagnano in media più di chi rischia in proprio, perché stupirsi se le imprese cercano altre sedi fuori dall’Italia?

Però i dati del Ministero sono delle medie appunto, quindi non è proprio vero che non conviene più fare impresa.

Sarebbe intanto necessario distinguere tra dipendenti pubblici e privati. Non perché i “normali dipendenti pubblici” abbiano stipendi da favola, ma visto che mancano le grosse imprese nell’Isola e con esse i dirigenti con stipendi da favola, non è corretto confrontare lo stipendio degli imprenditori medi con quello dei dirigenti pubblici, che invece sono discretamente numerosi anche da noi.

Ma tornando ai numeri. Nell’Isola il reddito medio dei lavoratori dipendenti è stato di 17.290 euro (dichiarati nel 2013, ma relativi all’anno di imposta 2012), il reddito da lavoro autonomo ha sfiorato i 30 mila euro (29.550) mentre il reddito d’impresa varia a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche delle imprese. ci sono gli imprenditori che hanno dichiarato mediamente 24.470 euro e quelli che, avendo un’azienda più piccola e rispettando i dettati dell’Agenzia delle entrate ha goduto della contabilità semplificata hanno invece dichiarato 14.470 euro, quasi 3 mila euro in meno dei dipendenti. Anche se è improbabile che si tratti dei suoi dipendenti perché difficilmente ne ha.

Lucia Schirru

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