Pubblichiamo oggi la segnalazione di un lettore, disabile, e relativa ai disagi patiti in occasione dell'ultimo viaggio, sulla tratta Porto Torres-Genova, a bordo di una nave Tirrenia.

Il lettore si rivolge ai proprietari della nota compagnia, chiedendosi se non si possa davvero fare nulla per migliorare il servizio offerto a bordo.

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"Gentile redazione,

sono figlio di madre sarda e da 60 anni frequento la "nostra" isola felice, con punto di partenza Genova, ove risiedo.

Anche quest'anno, nel mese di giugno (aereo) e settembre (nave Tirrenia) ho avuto il privilegio di soggiornarvi.

Voglio fare un breve elenco (temo comune a molti altri passeggeri) dello stato del servizio "offerto" dalla compagnia Tirrenia navigazione.

1) Sono disabile in sedia a rotelle e, nonostante abbia prenotato, come previsto, tramite call center, inviando relativi moduli attestanti, non mi è stata assegnata cabina attrezzata, alla richiesta ai varchi e al successivo check-in venivo rimandato ai colleghi di bordo, i quali mi rimproveravano di non averlo fatto prima (dove e con chi?) e solo dopo avermi contestato malafede e ignoranza, e varie mie insistente me la concedevano, quasi fosse un favore.

2) Tempi di navigazione inaccettabili: non è una crociera. Negli anni Settanta si copriva la tratta in 10/11 ore, dopo quasi 50 anni ne occorrono 13 abbondanti a fronte di tariffe, sì, da crociera di lusso.

3) Navi davvero impresentabili: non basta dare una mano di bianco e colori sgargianti, mettere qualche pupazzo "orribile" per rendere un mezzo di trasporto confortevole, occorrerebbe ben altro (pulizia, manutenzione), ma non mi dilungo.

4) Nel viaggio di ritorno (15 Settembre, Porto Torres - Genova), a bordo sembrava di essere in un campo profughi: di tutto e di più in ogni angolo degli spazi comuni, non un posto divano libero per bere un caffè, occupati da persone che ne avevano fatto accampamento (con tutte le ragioni considerato le tariffe applicate alle sistemazioni), davvero con fatica sono riuscito a districarmi con la sedia senza "mettere sotto" qualcuno.

5) Premetto che, anche se non ne abbiamo in famiglia, amo gli animali ma, se esistono delle regole a bordo devono essere rispettate: cani presenti in tutti gli ambienti, anche quelli adibiti alla ristorazione, non ne ho visto uno con la museruola, come previsto e, infine sui ponti tracce di minzione e feci un po' ovunque. Certo ognuno dovrebbe fare la sua parte, anche chi non ama gli animali utilizzando il massimo della tolleranza, ma il rispetto deve essere reciproco e chi deve vigilare lo faccia.

Mi rivolgo, quindi, al dottor Onorato, che si pubblicizza e onora a mezzo volantino presente in tutte le cabine: sono quasi certo che tutto questo, in nome del profitto, peggiorerà nel breve. Non ci sono proprio speranze?

Vorrei spendere le ultime parole per segnalare, comunque, una diffusa gentilezza del personale di bordo.

Un cordiale saluto".

Antonio - Genova

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