Pubblichiamo oggi la lettera di una mamma di Monserrato e relativa all'odissea dei vaccini obbligatori per i bimbi a Selargius.

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"Gentile redazione,

nella giornata di mercoledì 29 agosto ho portato mio figlio in ambulatorio a Selargius, aperto dalle 15 alle 17, per eseguire la vaccinazione obbligatoria.

Quindici in tutto i bambini in coda per questo tipo di vaccino.

Alle 16 avevano effettuato 8 vaccini, dalle 16 alle 16.30 solamente due. Arriva quindi la comunicazione che sicuramente non ne sarebbero stati effettuati altri cinque perché alle 17 la struttura chiudeva come da orario indicato.

Premetto che sono un tecnico di radiologia e conosco perfettamente come funziona in alcuni ambulatori e situazioni, dunque la mia prima obiezione, fatta in modo educato, è stata allora sul perché esistessero dei numeri e con quale criterio fossero distribuiti.

Mi è stato risposto che c'erano persone in fila dalle 5 del mattino per prendere il numero, e già lì ho espresso il mio disaccordo in quanto se c'è un orario di apertura al pubblico da rispettare, così dovrebbe essere anche in relazione al ritiro del numero.

Ho fatto quindi notare ,insieme ad altri genitori presenti, che in qualsiasi ufficio pubblico le persone che entrano in orario di apertura e non vengono immediatamente invitate ad andarsene, comunque poi vengono servite e non certo mandate via.

Abbiamo anche proposto quella che ci sembrava una buona soluzione per tutti: prendere i nominativi degli ultimi 5 bambini rimasti e darci un appuntamento per la mattina successiva.

Anche davanti a questa richiesta ci è stato risposto che la cosa non era fattibile e che l'ambulatorio avrebbe chiuso.

Esasperate da una situazione che si protrae in questi termini da mesi - alcune mamme avevano già tentato cinque volte di far vaccinare i propri figli, per me si trattava della seconda - abbiamo quindi chiamato i Carabinieri, e al loro arrivo i bambini presenti sono stati vaccinati.

Trovo allucinante aver dovuto scomodare i Carabinieri per una vicenda di questo tipo, che ha lasciato me e le altre mamme presenti senza parole.

Ma credo sia importante tutelare i nostri bambini, soprattutto davanti ai loro diritti. E questa lettera è perché mi auguro possa far sì che situazioni del genere, in futuro, vengano meglio gestite da chi di dovere.

Vi ringrazio anticipatamente".

Piera Zampiello - Monserrato

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