La lettera del giorno: "L'odissea quotidiana sulle strade del basso Sulcis"

Pubblichiamo oggi la segnalazione di un lettore sullo stato, a suo dire critico, delle infrastrutture stradali del basso Sulcis.

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"Gentile Redazione,

scrivo questa lettera per denunciare lo stato delle infrastrutture stradali del basso Sulcis.

Percorro giornalmente la ss126 ed è in uno stato catastrofico: crepe, avvallamenti, dossi, ormai non si contano più. Inoltre l'ANAS si è premunita di costruire così tante rotonde (talvolta anche inutili) che il tragitto Carbonia - Iglesias attraverso la sp2 è preferibile a quello della statale.

Ovviamente gli incroci peggiori, dove sarebbe stato più opportuno e tempestivo intervenire, sono rimasti tali e quali, ad esempio Sirai e San Giovanni Suergiu sulla ss195, strada che presenta ancora criticità come la sede stretta e la presenza di numerosi accessi vicinali (come la 126 dir. per Calasetta)

La situazione della sp2 'pedemontana' non è delle migliori: un primo tratto riasfaltato sino al confine del comune di Villamassargia, oltre è rimasto tutto invariato da decenni. Per chi non la conosce percorrerla è diventato veramente pericoloso, soprattutto la notte.

Il tragitto verso il capoluogo non migliora di certo nell'arteria principale, la ss130. Dossi improvvisi e sistemati in modo inadeguato con alla base evidenti cedimenti strutturali.

Ma i soldi previsti dal piano Sulcis per migliorare le infrastrutture dove sono finiti? Siamo un territorio allo sbando, i nostri amministratori sembrano inesistenti o ciechi.

Penso di parlare a nome di tante persone che come me si sono stancate dell'immobilismo delle nostre istituzioni, capaci di svegliarsi solo quando, purtroppo, succede una tragedia".

Marco Garau

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