Pubblichiamo oggi il ringraziamento di una coppia, al Consiglio comunale di Cagliari, per essersi fatto promotore di un'iniziativa volta ad "aiutare le coppie di coniugi residenti in Sardegna a diventare genitori adottivi di un minore straniero".

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"Gentile Redazione,

desideriamo ringraziare pubblicamente con questa lettera il Consiglio comunale di Cagliari, in particolare il consigliere proponente capogruppo PdS Roberto Tramaloni, per essersi fatto promotore di una lodevole iniziativa, volta a aiutare le coppie di coniugi residenti in Sardegna che desiderano diventare genitori adottivi di un minore straniero in stato di abbandono.

Premetto che in questi anni la Regione Sardegna, attraverso l’erogazione di contributi economici, ha cercato di facilitare l’apertura sul nostro territorio regionale di sedi operative degli enti privati, autorizzati ad operare nel campo delle adozioni internazionali.

Evidentemente tale tipo di intervento non può ritenersi sufficiente allorquando vi sia, da parte delle coppie sarde, la volontà legittima di affidarsi ai servizi di un ente pubblico, l'ARAI (Agenzia Regionale per le adozioni internazionali); purtroppo gli aspiranti genitori Sardi devono accollarsi i costi notevoli di viaggi per raggiungere Torino, città in cui si trova la sede dell'ARAI, che è l'unico ente pubblico in Italia autorizzato ad operare nelle adozioni internazionali.

I pesanti costi dovuti agli spostamenti fuori dalla Sardegna non sono l'unico disagio per le coppie sarde; infatti, non essendo ancora stata stipulata un'apposita convenzione con la Regione Sardegna, per poter conferire il mandato per il disbrigo delle pratiche adottive all'ARAI occorre chiedere una preventiva autorizzazione alla CAI (Commissione per le Adozioni Internazionali).

Il Partito dei Sardi il 17 luglio u.s., attraverso il suo capogruppo in Consiglio Comunale di Cagliari, ha ottenuto l'approvazione all'unanimità di un ordine del giorno volto a sollecitare la Regione a sottoscrivere la convenzione con l'ARAI. Se tutto andrà per il meglio, attraverso questa iniziativa, avremo l'apertura di una sede operativa dell'ARAI sul territorio sardo. Ciò consentirà alle coppie di coniugi residenti in Sardegna di poter accedere ai servizi offerti dall'ente pubblico, senza subire discriminazione sul piano dei costi.

Al Consiglio comunale Cagliaritano bisogna riconoscere il merito di aver compreso e sposato la causa di tante famiglie che chiedono di poter scegliere liberamente se rivolgersi a un ente privato ovvero all'ente pubblico, a parità di condizioni sul versante dei costi (attualmente maggiori per coloro che si rivolgono all'ARAI, per la mancanza nel territorio regionale di una sede operativa dell'Agenzia).

La convenzione consentirà di risparmiare non soltanto i costi dei viaggi oltre Tirreno, ma anche di sostenere i costi per i servizi resi in Italia sulla base dell'ISEE, oltre ad offrire la possibilità agli aspiranti genitori di adottare in quei paesi (Corea del Sud) in cui è accreditato ad operare il solo soggetto pubblico.

Nell'attesa che la Regione possa presto accogliere l'appello del Consiglio Comunale di Cagliari, assicurando la presenza sul nostro territorio di entrambi i soggetti, pubblico e privato, con compiti di intermediazione nell'adozione internazionale, rinnoviamo il nostro ringraziamento al Partito dei Sardi, a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, compreso il Sindaco di Cagliari, che hanno dato il loro appoggio per portare avanti tale iniziativa".

Anna e Carmine - Cagliari

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